Il giorno 23 marzo si è tenuto il Terzo incontro sul Public speaking a cura del settore comunicazione della Provincia Adriatica
La cassetta degli attrezzi per parlare in pubblico … seconda puntata. Si è tenuto oggi il terzo incontro sulla comunicazione sociale, il secondo e ultimo con Marta Rossi e don Moreno Filipetto. Per quest’anno, si chiude, così, lo spazio dedicato alla formazione sulla Comunicazione per i Salesiani Cooperatori. In occasione del primo incontro con Marta e don Moreno, in termini assolutamente sintetici si è concluso che per comunicare in modo efficace, se non “perfetto” occorre essere, conoscere l’interlocutore e comunicare contenuti significativi. In questo incontro si è parlato di tutta la “strumentalità “ necessaria per raggiungere davvero i riceventi. E’ necessario organizzare tempi, luoghi, canali, ma ciò che è più importante riguarda il modo di porsi del trasmittente. Riguardo all’uditorio, occorre considerare che va pensata la parte avversa (nemica) che conosce la verità e ciò nonostante deve essere conquistata. I primi trenta secondi sono fondamentali, in essi si gioca tutto : occorre stupire, evocare, sorprendere … Una volta catturata l’attenzione, occorre saper raccontare, non ripetere, non tediare. Il racconto avvincente implica la voce, che deve essere profonda, sostenuta, rotonda … i cavalieri della voce : frequenza, volume, calore, passione, devono fare la loro parte. Anche lo stato d’animo ha il suo ruolo, positivo o negativo. Che dire poi della prossemica, della posizione, dello sguardo, dell’ aspetto, più o meno accogliente e curato? Attenzione privilegiata deve essere riservata alla pronuncia . La lingua italiana è una sola e deriva dal latino … se si riflette su ciò si impara a pronunciare le vocali e a pronunciare tutte le sillabe. Il vero comunicatore deve anche saper reagire agli inconvenienti : slides che non partono, filmati disturbati, deve saper trasformare la sorpresa negativa in opportunità creativa. Tutti questi aspetti sono stati trattati, ancora una volta, in tandem, in modo estremamente analitico ed esemplificativo. Concludo con una citazione sorprendente di don Moreno, che ha così realizzato ciò che ha insegnato : “Ibis redibis, non morieris in bello”. Potenza del latino, del significato, dei segni di interpunzione ! Don Moreno ha così catturato ulteriormente l’attenzione e ha fatto riflettere. Il responso della sibilla è appunto sibillino, ambiguo, basta spostare la virgola. Andrai, ritornerai, e non morirai in guerra // andrai, non ritornerai. morirai in guerra. Potenza della parola e della sapiente comunicazione (non ambigua né sibillina) !