Scritto da AmministratoreSITO

Covid-19 Ispettoria Lombardo Emiliana (ILE)

(ANS – Milano) – COVID-19 ha raggiunto tutto il mondo. Particolarmente critica è la situazione nel nord Italia, dove anche i Salesiani di Don Bosco dell’Ispettoria Lombardo-Emiliana (ILE) soffrono le conseguenze del contagio e hanno dovuto piangere la perdita di alcuni confratelli.

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Scritto da AmministratoreSITO

Le azioni di don Bosco con i suoi giovani ai tempi dell' Epidemia

Le Epidemie ai Tempi di Don Bosco 

Prima dell’avvento della medicina moderna, il colera era una malattia particolarmente pericolosa e spesso mortale, e il santo aveva infatti profeticamente detto ai suoi ragazzi, nel maggio 1854, che Torino sarebbe stata colpita da un’epidemia; ma li confortava dicendo che se avessero fatto come diceva lui sarebbero stati al sicuro. Il consiglio che diede loro era semplice ma alla fine molto efficace: evitare il peccato, indossare una medaglia benedetta della Beata Vergine e ricorrere alla preghiera.

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Scritto da Alessandro Gisotti

Essere bambini al tempo del coronavirus

«Quando riapriranno le scuole?». Da settimane i genitori italiani, e con il passare dei giorni sempre più anche i genitori di altri Paesi, si sentono rivolgere questa domanda dai loro bambini sorpresi e “sospesi” a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al contagio da coronavirus.

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Scritto da AmministratoreSITO

La Politica del Padre Nostro (Frutto delle Giornate di Spiritualita' )

Frutto delle Giornate di Spiritualità della Famiglia salesiana un bel “Padre Nostro” da vivere nella quotidianità.

 Miei cari amici, vi saluto in questo tempo di Quaresima, da Torino-Valdocco, dove Don Bosco ha iniziato la sua missione con i primi ragazzi, qui dove siamo nati noi salesiani. Qui dove, insieme a sua madre (così mi piace dire), ha fondato il primo Oratorio salesiano, e proprio lei è stata la madre di quei "senzatetto del momento".

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Scritto da AmministratoreSITO

Argentina – “Siete di Don Bosco? Avanti!” Una pandemia che unisce e spinge a lavorare gli uni per gli altri

ANS –( Buenos Aires) – Covid-19 ha raggiunto ogni angolo del mondo ed è diventata una pandemia. Alcuni paesi dell’America Latina hanno preso decisioni importanti per la cura dei propri cittadini. In Argentina il Presidente, Alberto Fernández, ha prorogato la rigida quarantena fino al 12 aprile e ha dichiarato che “un’economia che cade si rialza, ma una vita che cade non si rialza più”. I salesiani di ogni parte di questo grande Paese si preparano a sostenere, aiutare e in alcuni casi offrire alcune opere salesiane, perché “la situazione peggiore”, con il picco dei contagi, è prevista per il mese di maggio.

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Scritto da AmministratoreSITO

Un ponte di Soldiarieta' Salesiana tra Cina e Italia

(ANS – Milano) – Alle minacce del coronavirus la Famiglia Salesiana reagisce sostenendosi come un corpo unico, come un vasto movimento di persone impegnato per la salvezza, non solo dei giovani, ma di ogni essere umano. Lo ha testimoniato con la partecipazione globale e devota alla novena straordinaria e all’Atto di Affidamento a Maria Ausiliatrice, con migliaia di persone che da ogni Paese si sono strette – virtualmente e spiritualmente – attorno al Rettor Maggiore e ai suoi Consiglieri nella Basilica del Sacro Cuore di Roma; e lo testimonia con il sostegno pratico ed efficace degli aiuti sanitari.

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Scritto da AmministratoreSITO

Livia, exallieva ed infermiera: “Nei momenti di sconforto risento i miei docenti e quello che mi hanno trasmesso”

(Ans)  Livia Borello è una giovane mamma, un’infermiera in prima linea nella lotta contro il coronavirus, nonché un exallieva del Liceo Classico salesiano “Valsalice” di Torino. La famiglia, il lavoro e l’educazione sono tre dimensioni intrecciate nella sua vita, di cui parla nell’intervista che segue.

Buongiorno Livia, descrivi tutte le precauzioni che devi adottare prima di poter entrare a contatto con i pazienti.

Tecnicamente parte tutto dal lavaggio delle mani, che va eseguito due volte: la prima secondo le linee guida dell’OMS con acqua e sapone e poi con antisettico. Per quanto riguarda la divisa, che deve essere cambiata ogni giorno, utilizziamo dei camici plastificati idrorepellenti in aggiunta ad un primo paio di guanti che arriva fino al gomito; seguono poi un secondo paio di guanti, mascherina chirurgica, per proteggere il paziente stesso a causa del fatto che fino a pochi giorni fa non era disponibili tamponi per noi operatori sanitari, e filtrante facciale. Dopo si aggiungono occhiali protettivi, un caschetto con visiera (viser) e la cuffietta per i capelli, ora monouso. Infine si arriva al terzo paio di guanti, l’ultimo, da cambiare dopo qualunque attività.

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